Stadio Franchi, il cantiere della discordia. "È opaco", "Sulla sicurezza non prendiamo lezioni da nessuno"
In Consiglio Comunale a Firenze, probabilmente non c'è un argomento così divisivo come i lavori per il rifacimento dello stadio Artemio Franchi.
Recentemente sono state lanciate accuse sulla sicurezza del cantiere formulate dai consiglieri Alessandro Draghi di Fdi e Cecilia Del Re di Firenze Democratica.
“Un cantiere opaco”
A queste accuse si è aggiunto il pensiero del consigliere leghista, Guglielmo Mossuto che ha detto: "Si scopre che non è stato ancora siglato l’accordo per il cosiddetto ‘cantiere trasparente’. Ci pare una non notizia, perché lo stadio è e resterà un cantiere opaco, di cui si deve sapere il meno possibile. Come se non fosse patrimonio di tutti i fiorentini ma ‘cosa loro’, di chi amministra, male, questa città”.
La replica
A quanto giunto dai banchi delle opposizioni ecco arrivata la replica dell'assessore al lavoro, Dario Danti: "Sulla sicurezza sul lavoro il Comune non prende lezioni da nessuno. Il protocollo sulla sicurezza esiste ed è stato firmato nove mesi fa, il 25 febbraio scorso".
E ancora: "Questo documento, finalizzato a programmare interventi di prevenzione congiunti e a garantire la promozione della salute, della sicurezza e dell’igiene del lavoro nel cantiere di riqualificazione dello stadio Franchi, è stato sottoscritto il 25 febbraio 2025 tra Comune di Firenze, impresa, Cgil-Cisl-Uil, oltre che a Usl, Ispettorato del lavoro, Ance e Confapi".



