Nel giorno di Verona-Fiorentina, il Corriere Fiorentino ha pubblicato un'intervista realizzata a Giuseppe Iachini, ex giocatore di entrambe le squadre (non ché ex tecnico viola), il quale ha detto: "Sono stato bene in riva all’Adige, (i gialloblu) mi hanno permesso di affacciarmi all’Europa con una squadra che aveva ancora diversi giocatori dello storico e straordinario scudetto vinto due anni prima con Bagnoli. Ma Firenze…È unica, in tutto e per tutto. Cinque anni da giocatore e poi l’esperienza da allenatore, come fai non rimanerci attaccato? E pensare che non dovevo venire".

Questo perché sarebbe potuto andare a Napoli su suggerimento nientemeno di Maradona e avrebbe anche pure vinto uno scudetto: "Sì - replica Iachini - ma non mi sarei goduto tutto quello che ho vissuto a Firenze, dove la gente mi ama ancora. E questo per me conta più di tutto".

Su Italiano: "Mi piace. Ha avuto la possibilità di lavorare sulla lunga distanza, cioè due anni, e si vedono le sue idee. Il fattore Europa e le tante partite da giocare contano molto ed incidono sul campionato, un po’ come successe a noi quando arrivammo in finale con la Juventus rischiando la B nel 1990, anche se oggi le rose sono molto più larghe. Adesso puoi contare su almeno 25 giocatori, noi eravamo al massimo 18 e comunque tre impegni alla settimana di quell’intensità alla fine si fanno sentire".

Momento delicato in campionato, dove qualcuno vede i viola addirittura in lotta per la salvezza: "La Fiorentina non ha di questi problemi - conclude Iachini - Ci vuole attenzione, certo, ma senza farsi prendere dal panico o mettendosi a fare chissà quali calcoli. Speriamo invece che tra qualche mese, dopo tanti anni senza un trofeo, si possa festeggiare qualcosa".

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