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Moise Kean
Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

Prendete uno zero e moltiplicatelo per cinque: ovviamente il risultato finale sarà proprio zero, nulla, niente, scegliete voi il termine. 

Zero sono le reti degli attaccanti della Fiorentina, cinque invece le gare di campionato, praticamente 500 minuti di gioco compresi i vari recuperi, in cui non si sono visti segnali provenienti dai giocatori offensivi che ha in mano Pioli

Un quartetto da 108 milioni

Eppure siamo davanti ad un quartetto, composto da Kean, Piccoli, Dzeko e Gudmundsson (un discorso diverso è Fazzini), del valore di 108 milioni di euro tra clausole e prezzi realmente spesi sul mercato per il cartellino.

Altre aspettative

Eppure le aspettative estive di tutti erano ben altre, a cominciare da quelle di Pioli che un attacco così lo ha richiesto prima e avallato poi. E' mancata però la parte più importante: capire come riuscire a far rendere questi giocatori in campo, anche se Kean nella partita di ieri qualche timido segnale in più rispetto alle precedenti gare le ha dato, se si eccettua l'occasione sparata in curva al 92'. 

Terminali che non graffiano

Insomma la Fiorentina non c'è e non è dove dovrebbe essere a partire dalla propria fase offensiva, con una manovra che fai fatica a definire tale e in cui i terminali non riescono a graffiare. 


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