Rachid Ghezzal. Arrivato l'ultimo giorno di mercato, in prestito, come evidente "risarcimento" del mancato acquisto di uno tra Politano e Berardi. Ovviamente, il valore del giocatore non rispecchiava quello degli altri desiderati, ma questo all'epoca lo capirono quasi tutti. Certo a parlare è sempre e solo il campo, che spesso e volentieri cambia le previsioni e fa ricredere anche i più scettici. Purtroppo per la Fiorentina, però, non è stato il caso di Ghezzal. Atteggiamento impeccabile, mai una parola, sempre pronto quando chiamato in causa. Poi però ci sono i numeri, secondo cui l'algerino non ha mai inciso veramente quando Montella gli ha dato fiducia. Sicuramente molto meno di quel Mirallas che, arrivato l'anno scorso con la stessa formula, un minimo contributo alla causa talvolta riuscì a darlo. Otto partite, per un totale di 205 minuti e nessun gol o assist. Viene quindi da chiedersi il perché di un acquisto del genere, soprattutto dopo un'intera estate in cui Pradè ha sempre dichiarato di non voler "comprare tanto per comprare". Ecco, Ghezzal invece appare proprio un innesto non pensato, messo a punto forse per non apparire fermi gli ultimi giorni di mercato. Ma poi finisce che il giocatore, che difficilmente verrà riscattato, gioca titolare al posto magari di un Sottil, giovane e di proprietà della Fiorentina. Vedremo se con Iachini le cose cambieranno, in un senso o nell'altro. Per Ghezzal arriverà un'altra bocciatura, oppure il nuovo allenatore riuscirà a inserirlo in modo più efficace nel progetto tecnico? In attesa di scoprirlo, l'esterno offensivo di proprietà del Leicester rimane uno dei principali misteri di questa stagione.

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