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L'ex direttore del Corriere Fiorentino, Paolo Ermini ha detto la sua su Facebook in merito alla giornataccia di ieri e al parere del Mibact sul 'Franchi':

"Darsi ragione non è una buona scelta, ma quante volte abbiamo scritto che mai e poi mai sul caso del Franchi il ministero guidato da Franceschini avrebbe potuto minare l’intera politica della conservazione dei beni culturali mettendosi contro l’intero mondo della tutela? Non solo soprintendenti, ma critici e studiosi di tutto il mondo che nelle scorse settimane hanno lanciato appelli e petizioni contro la distruzione o lo stravolgimento del vecchio stadio di Firenze. La cosiddetta legge salva stadi, votata in tutta fretta e trasversalmente dai partiti in Parlamento, si è rivelata una scorciatoia buona solo a conquistarsi il favore della tifoseria. Peccato che conducesse in un vicolo cieco, nel quale -ahimè- era entrato con entusiasmo anche il sindaco di Firenze Nardella. Il sindaco della capitale della cultura che chiedeva insieme al patron della Fiorentina libertà di intervento sul Franchi. Compresa l’idea di distruggerlo per edificarlo ex novo, magari ricostruendo in scala e altrove le parti dello stadio ritenute artisticamente preziose. Un’idea ridicola.
Patron Commisso ora tornerà a tuonare contro una città e un Paese che non gli consentono di investire i suoi soldi come meglio lui crede. Ma farebbe meglio a mettersi accanto dei consiglieri non che siano delle vestali della conservazione ma saggi in grado di fargli capire che questa non è l’America ma un Paese che ha una identità e una cultura antica, nel bene e nel male, di cui va tenuto comunque conto. Commisso accetti di restaurare radicalmente il Franchi e di puntare sugli spazi adiacenti per la realizzazione di tutte le opere che lui voleva accentrare nella nuova struttura. In alternativa chieda di costruire uno stadio nuovo a Campi o, come ha ipotizzato Stefano Passigli sul Corriere Fiorentino, nell’immenso spazio dell’ex caserma di Varlungo (che il ministero cederebbe, pare, senza frapporre ostacoli).
Quanto al sindaco, prenda atto dell’errore commesso e riparta da zero. Senza pregiudiziali e senza soggezioni verso nessuno. «Io sto con Commisso » Nardella lo lasci dire alla Curva. Lui deve stare con Firenze, per garantire alla città e alla società Viola uno stadio al passo coi tempi ma senza strappare quella rete della cultura che è il meglio della nostra storia. In quella rete c’è anche il Franchi. Strapparlo via non si può. Per fortuna".


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