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Non capisco perché la Fiorentina abbia tolto l’abbonamento ridotto per i bambini nei settori più richiesti come la Fiesole. Loro sono i tifosi di domani. Molte famiglie, se le cose rimarranno così, dovranno rinunciare a trascorrere le loro giornate insieme allo stadio. Con la sgradevole sensazione di essere diventati clienti, non più supporter”.

A parlare a La Nazione è Luca Moraldi, presidente del club “Vacillo ma non crollo”, abbonato da trent’anni e padre di tre bambini minorenni tutti tifosissimi della Fiorentina. “Fino alla scorsa stagione l’abbonamento per i miei figli in curva Fiesole costava 80 euro a bambino. Adesso dovremo pagare per un intero, oltre 230 euro a bambino. Non è tanto la questione dei soldi in sé e per sé, quanto la decisione della Fiorentina di trattare i tifosi veri, i grandi innamorati della maglia viola, come clienti. Tali adesso ci sentiamo”.

Moraldi fa infine un appello alla società: “Spero che in qualche modo la società ci ripensi. Mi sembra strano che il presidente Commisso e il direttore generale Barone, che in questi anni sono stati a fianco delle famiglie e dei bambini della Fiorentina con iniziative e promozioni d’improvviso facciano marcia indietro. Quello che sta accadendo ora fa perdere l’entusiasmo a molte famiglie”.

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