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Dopo l’importante pareggio contro la Juventus, la Fiorentina di Paolo Vanoli si appresta a sfidare in l’AEK Atene in Conference League, con l’intento di tornare a gioire per una vittoria. Per analizzare il nuovo corso della squadra viola, Fiorentinanews.com ha contattato in esclusiva il noto giornalista Sandro Sabatini.

Dal suo punto di vista, abbiamo finalmente visto un’altra Fiorentina nella gara contro la Juventus?

“Intanto abbiamo assistito a una partita in cui i giocatori della Fiorentina sono scesi in campo per giocare da squadra, non ognuno per conto proprio. Lo spirito è cambiato e credo sia stato visibile già dalla partita contro il Genoa. Il gruppo è rinato e rimodellato, passando anche per qualche giocatore che era considerato in secondo piano, come Fortini, Parisi e Fagioli. Credo che possa nascere qualcosa di migliore, rispetto a quello che era stato -fino a quel momento- abbastanza indecente”. 

Sarebbe giusto puntare tutto sulla Conference o questa competizione potrebbe ostacolare la risalita della Fiorentina in campionato verso posizioni più tranquille?

“Secondo me le coppe sono sempre importanti, che tu sia primo o ultimo in campionato, e vanno onorate nel giusto modo. La Fiorentina deve interpretare queste partite con la consapevolezza di essere notevolmente più forte rispetto alle squadre che affronta, almeno fino ai quarti di finale. Passata la prima fase, poi, la Fiorentina avrà tutto il tempo necessario per tirarsi fuori dalla zona retrocessione in campionato, quando non giocherà in Europa”.

Questa stagione così deludente è da imputarsi a errori legati alla precedente direzione tecnica targata Pioli? Oppure anche la società ha le sue colpe?

“Lo staff di Pioli è stato stranamente cambiato quando è arrivato a Firenze, non era lo stesso che ha portato l’ex Milan ai successi che conosciamo. Probabilmente dovremmo tutti dare più importanza a chi lavora dietro ad allenatori di top club. Per conseguire vittorie sono fondamentali gli allenatori bravi, tanto quanto uno staff forte al loro fianco. Pioli, negli ultimi tempi, ha perso un po' quelle sue belle caratteristiche che aveva negli anni precedenti allo Scudetto. Credo che la maggiore responsabilità legata ai risultati negativi della Fiorentina sia da imputare alla direzione tecnica di Pioli. Non condivido affatto, invece, l’accanimento che c’è stato nei confronti di Pradè e di Ferrari… che comunque hanno commesso degli errori. Il centrocampo è stato costruito con giocatori troppo simili, in attacco come in difesa sono stati fatti sbagli di composizione della rosa. Se poi ci aggiungi che De Gea non sta rendendo come la scorsa stagione, ecco che hai un quadro completo della situazione”.

Per chiudere, secondo lei, come mai ci sono stati tutti questi attacchi diretti a Pradè?

“Perché Pradè è stato un po' troppo esuberante nel rapporto con Firenze. Mentre avrebbe dovuto essere più riservato in questo tipo di rapporto”.


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