Consapevole e autoritaria: Pioli ha scavato un primo (piccolo) gap con i predecessori. I tempi del mercato il reale sintomo di crescita

Il livello dei play-off di Conference si è andato abbassando enormemente dalla primissima avventura targata Italiano all'attuale legata a Pioli. O è la Fiorentina che ha alzato finalmente il suo livello, gestendo con maturità le insidie dettate dall'esordio stagionale? Non c'è dubbio che Twente e Rapid Vienna facciano parte di un altro calcio rispetto a Puskas Akademia e Polissya ma il gap più evidente fatto registrare dalla prima uscita 2025/26 lo si ha soprattutto con quanto visto un anno fa.
Una Fiorentina consapevole ed autoritaria
Merito di Pioli ma anche di un mercato che, forse per la prima volta, ha aiutato l'allenatore senza mettergli i bastoni tra le ruote. Come fatto ad esempio con Palladino la scorsa estate, al netto dei limiti del tecnico campano. La Fiorentina di Presov ha lasciato però da subito l'intrigante impressione di una squadra più consapevole e autoritaria rispetto alle recentissime versioni di se stessa. In grado di gestire e cercare il raddoppio, fino addirittura a chiudere il match in inferiorità numerica. Sono solo sensazioni iniziali ma che sanno di buono e di basi ben più solide rispetto a quelle sempre traballanti su cui si appoggiava Palladino.