Nel momento in cui è stato acquistato Fabiano Parisi, una delle prime questioni a essere posta è stata la presenza dello stesso ruolo di Cristiano Biraghi. Non un giocatore qualunque, bensì il capitano della Fiorentina peraltro fresco di rinnovo. Una problematica dai più archiviata in fretta, un po' perché Parisi rappresenta un super colpo a prescindere e un po' perché la prospettiva per la squadra viola è quella di giocare così tante partite (sperando di ribaltare la sconfitta di Vienna) che ci sarà spazio per tutti.

Le partite, però, non sono tutte uguali. E se non ci esistono dubbi sul fatto che Italiano alternerà Parisi e Biraghi, al contempo viene da chiedersi se il tecnico viola riuscirà a privarsi del capitano negli appuntamenti più importanti. L'ex Pescara, ormai, lo conosciamo benissimo: un esterno onesto, capace di offrire tanto grandi prestazioni quanto altre meno brillanti. Ed è proprio in quest'ultimo caso che sorge il dubbio: vedremo mai Parisi titolare contro una big o in una partita da dentro o fuori? 

Nessuno dice che l'ultimo arrivato debba spodestare il capitano, sarebbe prematuro e, nonostante tutto, forse anche ingiusto. Ciò non toglie però che i due - com'è stato più volte proclamato - possano e debbano essere considerati sullo stesso piano. Parisi ha tanto da dare, forse anche più di Biraghi, ma non è ancora tempo di staffetta definitiva. Che l'alternanza però sia vera, e non basata sul valore della partita perché in tal caso si dovrebbe parlare di un titolare e di una riserva. E sarebbe davvero un peccato

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