L’arrivo di Rocco Commisso ha riportato entusiasmo all’interno della tifoseria viola. A testimoniare tutto ciò sono i numeri. LFiorentina è la terza squadra in Serie A per numero di abbonati, ben 29.041. L’Inter primeggia in questa speciale classifica (41.000 abbonati) seguita dal Milan (30.000). Il popolo viola è stato rinvigorito dal cambio di proprietà, e come sempre ha risposto presente alla chiamata di Commisso. Ma adesso? Il Covid-19 costringerà i tifosi a rimanere seduti sul divano, lontani dagli spalti e dalla Fiorentina. Che fine faranno gli abbonamenti? I sostenitori gigliati verranno rimborsati? 

La risposta non è così ovvia. C’è da dire che sono oltre 350.000 gli abbonati di tutta la Serie A, e il denaro da loro versato nelle casse delle società calcistiche è di vitale importanza per la liquidità dei club. Se si considera anche la quota della vendita libera, il “botteghino” pesa in media per il 12% annuo sui bilanci dei club. Oltre a questo fattore bisogna considerare che il 50% delle squadre di Serie A non prevede il rimborso dell’abbonamento e/o del tagliando d’ingresso per cause di forza maggiore. Nello specifico AtalantaBrescia,GenoaInterJuventusLecceRoma, SampdoriaSpal Udinese non prevedono forme di ristorno per i tifosi, fatta eccezione per il voucher, utilizzabile per l’acquisto di nuovi biglietti o per capi di merchandising. 

La Fiorentina su questo non si è ancora sbilanciata. Sicuramente serve un patto sociale tra club e tifosi. Questa disparità di trattamento tra le varie società crea solamente confusione. I vari club dovranno ricordarsi che il calcio senza tifosi è vuoto. L’essenza del tifo è un elemento imprescindibile per tutte le squadre, e sarebbe un grosso errore trascurare tutto questo, soprattutto in quelle “piazze calde” in cui da sempre la spinta dei tifosi è fondamentale, Firenze su tutte.  

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