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Dell'Olio Fiorentina

La partita con il Cagliari dimostra, subito, per chi se ne fosse dimenticato quanta differenza c’è tra la Serie A e la Conference League. Figuriamoci un playoff. Faticosa la prima di campionato per i viola, sembrati improvvisamente più svuotati e più imprecisi rispetto a tre giorni prima. E allora, se la colpa non può essere la fatica alla prima di campionato, sicuramente qualcosa non è andato negli stessi undici riproposti da Pioli in terra sarda. Appannati in attacco, imprecisi dietro, a tratti inconsistenti in mezzo. Questo l’inizio. 

Kean appannato, De Gea sbaglia

Poi Pioli fa due cambi, anzi tre. Che possono sembrare normali, ma che cambiano in modo più concreto che importante la partita. Due difensori e Mandragora che porta in vantaggio i viola, che però non riescono a chiuderla. Kean è appannato e sbaglia un gol fatto. E allora prima De Gea salva la partita, poi non è perfetto e finisce in pareggio. Può succedere anche ad un campione come lui. Nel secondo tempo migliora soprattutto l’intensità, diminuiscono gli sbagli, ma non basta. Una mezza beffa, ma  il pareggio ci sta eccome, il Cagliari ha avuto anche più occasioni da gol.

Due acquisti per la Champions

Punti persi che dimostrano quanto, in questa Serie A, la panchina sia importante. Quella che la Fiorentina ha forse  in più rispetto al Cagliari. Quella che probabilmente ha ancora in meno rispetto alle big del campionato. E qui il collegamento al mercato viene facile. Perché quello fatto da Pradè e dai dirigenti viola, è stato molto buono. Ma ancora mancano quelle cessioni e quei due acquisti che potrebbero accorciare ancora di più le distanze con quel gruppetto Champions che per qualcuno può essere davvero nel mirino. Intanto in una domenica difficile e scivolosa la Fiorentina prende un punto. 

Ora serve continuità

Un punto che ci dice che devono migliorare gioco, velocità, brillantezza. Ma anche che questa squadra appare solida e ha ampi margini di crescita. Il tempo non manca. Intanto tra Conference e campionato l’inizio rimane sufficiente.  Poi chissà che a fine maggio, questo pareggio non diventi prezioso. Intanto c’è da dare subito continuità. Chiudendo i giochi giovedì e battendo il Torino. Soltanto così sarà un ottimo inizio.


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