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Khouma Babacar
Khouma Babacar

L'ex attaccante della Fiorentina Khouma El Babacar ha rilasciato una lunga intervista a Gianlucadimarzio.com. Oggi, dopo un grave malore che lo ha tenuto lontano dai campi per un po', gioca nella terza serie turca con il Sanyer, ma il suo pensiero torna spesso ai tempi di Firenze

Il legame con Firenze

“Ripenso spesso alla doppietta segnata all’Inter (Fiorentina-Inter 5-4, 22 apr 2017, ndr). Ma la rete che mi porto dentro è quella di testa al 90’ contro il Palermo. Vedere i tifosi felici mi rendeva orgoglioso. Io sono figlio di Firenze, fiorentino al 100%. Se oggi sono il ‘Babacar’ che tutti conoscono è grazie alla Fiorentina”.

Il rapporto con Astori

Babacar parla poi di un suo grande ex compagno di squadra, Davide Astori: “Una delle perdite più importanti della mia vita. La persona più umile che abbia mai conosciuto. Era un fratello maggiore. Mi chiamava ‘Babesh’. È un soprannome che uso ancora oggi. La sua morte è paragonabile a quella di mio nonno, a cui ero molto legato. Era domenica mattina, poche ore più tardi avremmo dovuto affrontare il Verona (Babacar era passato al Sassuolo ndr). Quella mattina leggo la notizia. Non capisco. ‘Di quale Davide parlano?’ Penso di star sognando. Poi realizzo. Non riesco a muovere le gambe, né ad alzarmi dal letto. Mi tremano le mani. Alla fine ho accettato: ‘Asto’ sarà per sempre un amico”.

Il ricordo di Mihaijlovic

Infine un ricordo anche su Sinisa Mihaijlovic: “Voleva farmi diventare un guerriero, com’era lui. Ma io ero pacato, calmo. Mi era difficile seguirlo. Però oggi, se ho un carattere più deciso, è anche grazie a lui. Se sono un leader, è merito di Sinisa”. 

 


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