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Stasera Iachini e Pradè si confronteranno per la prima volta sul tema del mercato, che la Fiorentina affronta con apparente e probabilmente reale calma considerate le operazioni già effettuate lo scorso gennaio. Se la squadra restasse com’è ora, magari basterebbero due-tre buoni ritocchi (un centravanti che ha la doppia cifra nel dna, un centrocampista con qualità nelle due fasi, un esterno sinistro da mettere in concorrenza con Dalbert), ma sono ovvie le variabili legate all’uscita di Chiesa per una cifra che Commisso non prenderà in considerazione se inferiore ai 60 milioni.

Aggiungiamoci poi i casi di Milenkovic e Pezzella – in scadenza di contratto nel 2022 come Federico – in attesa di sapere come risponderanno alla proposta di rinnovo presentata dal club viola. Il quadro quindi si complica un poco, anche se la Fiorentina ha buoni motivi per considerarsi già avanti con il lavoro. Quindi calma e sangue parecchio gelato, non c’è fretta e sono tanti anche gli esuberi da piazzare, quasi 30.

Da qui l’importanza del confronto fra Iachini e Pradè, che si aspetta anche una risposta sul derby fra giovani centravanti: dovendo decidere, chi mantenere fra Vlahovic e Cutrone? Così scrive La Nazione.


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