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Un pezzo di amarcord per Benedetto Ferrara che nella sua rubrica Rock & gol su La Nazione tratta il tema del ritiro, per la prima volta dopo tanti anni non più in montagna:

"Certo, niente male Batigol che arriva sull’Amiata dopo giorni di trattative romane a distanza. Lui vuole un nuovo contratto, Vittorione non cede. Poi il lieto fine, e Batigol che fa tre giri di campo per salutare i tifosi che lo attendevano da giorni. E come dimenticare Cavasin, che a tarda sera si lascia andare così: un giorno sarete tutti con me sul volo che ci porta in Champions. Io mi girerò verso di voi e vi dirò. Avete visto? Tenero Alberto. Anni dopo lo abbiamo cercato su quel volo, ma di lui non c’era traccia. E poi la dolcezza di Mondonico che di prima mattina sveglia i tifosi che dormono in tenda, Laudrup ed Effenberg con le loro pinte di birra al pub nell’anno del disastro e quella bellissima ragazza olandese che alloggiava un po’ più in là e tutti si chiedevano chi fosse il fortunato. Caldaro, Andalo, Pian Castagnaio, il Ciocco, Vigo, Abbadia e via e via, finendo a Moena e alle sue pernici. Addio dolci montagne delle nostre estati di sogni e paure".


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