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Cristoforo e Dabo, nonostante i ritiri svolti tra Moena e gli Stati Uniti, sono ai margini del progetto di Montella e Pradè, anche se sul mercato non si stanno certo rincorrendo voci di squadre interessate.


Ci sono due “storici” centrocampisti della Fiorentina che devono ancora capire quale e dove sarà il proprio futuro. Uno di loro è Sebastián Cristóforo, tornato dal prestito al Getafe con soli 786 minuti disputati tra campionato e coppa di Spagna. Il classe 1993, aggregatosi da Moena, ha disputato da titolare (visti gli addii di Gerson, Fernandes e la mancata presenza di nuovi giocatori in mezzo al campo durante quelle settimane) tutte le partite della International Champions Cup ma non rientra nei piani di Montella. Con gli arrivi di Badelj, di Pulgar e di un altro centrocampista, l’uruguagio è giocoforza ancora di più ai margini dei programmi della nuova Fiorentina.

Per quanto riguarda Dabo invece, il discorso non si allontana molto rispetto all’ex Siviglia, visto che in un anno e mezzo in viola il ventisettenne ha collezionato solamente nove presenze da titolare, dimostrando di non essere all’altezza (nonostante l’attaccamento alla maglia e il proverbiale impegno sul campo) per una Fiorentina ambiziosa, alla ricerca di profili di altro blasone. Le caratteristiche dell’ex Saint Étienne sono ancora meno indicate per il calcio dell’aeroplanino e, gli acquisti nel reparto nevralgico del campo, spostano ancora di più anche lui verso i margini della rosa.

In attesa che Pradè trovi una sistemazione ai due centrocampisti, è inutile ma ovvio dire che i quasi otto milioni di euro spesi in totale dall’ex direttore generale viola Pantaleo Corvino per acquistarli, si sono rivelati soldi certamente buttati. (GIACOMO TRAMBUSTI)

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