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Pioli
Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

La Fiorentina vista in terra inglese, e in particolare all’Old Trafford, ha mostrato una personalità sorprendente e un’identità di gioco già molto definita. Come sottolinea l'edizione odierna de La Nazione, il gruppo viola ha messo in campo uno spirito compatto e una coesione che raramente si vedono in questa fase della stagione, merito del lavoro dello staff e della gestione tecnica, capace di costruire basi solide in poche settimane di lavoro.

Le certezze e le indicazioni di Pioli

Dal punto di vista tattico, Pioli può rientrare in Italia con diverse certezze ma anche alcune indicazioni su ciò che manca. La squadra ha dimostrato di sapersi muovere con grande organizzazione: pressing alto, gestione del ritmo di gioco, cambi di velocità nella circolazione del pallone e coperture ordinate. Particolarmente interessante la libertà concessa a Gudmundsson e, in parte, a Fagioli, mentre Sohm ha confermato di essere un innesto prezioso per equilibrio e qualità.

La necessità di completare la rosa

Resta però evidente la necessità di completare la rosa con qualche alternativa in attacco e un’altra soluzione a centrocampo. Kean è al centro del progetto offensivo, ma serve brillantezza e profondità in più. Il bilancio del mini-tour inglese resta comunque positivo: la Fiorentina sembra già una squadra, e non solo un cantiere aperto.


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