Barone: "L'emozione più bella per me è stata sentire la curva cantare il mio nome. Contro il Galatasaray feci una cosa rischiosa..."

Il dg della Fiorentina Joe Barone ha risposto ad alcuni studenti fiorentini durante un incontro con le classi. Queste le sue parole: "Cosa provo quando un giocatore viola sbaglia un rigore? Eh, è un momento un po' buio, ma c'è sempre la speranza che il ragazzo si possa riscattare. Sono cose che accadono, per tanti fattori. Il calcio è fatto di momenti ed episodi dove l'atleta deve essere bravo ad essere sempre concentrato. Cosa non rifarei? Forse l'Università a New York".
E sul calcio italiano: "La cosa più bella è che qui si sente molto la rappresentanza che le squadre portano della propria città a livello mondiale. Quella più brutta è quando le tifoserie si macchiano di episodi di razzismo. Il Viola Park? Sarà un posto che rimarrà a Firenze per sempre, è stato pensato in questo modo"
E infine: "A Napoli è stata una bellissima esperienza visitando i Quartieri Spagnoli, un'emozione incredibile. Se parliamo di giocatori più forti mi vengono in mente Baggio, Pelé, Madarona... L'emozione più bella? Quando ho sentito la curva cantare il mio nome, è stato il momento più alto della mia carriera. Durante un'amichevole contro il Galatasaray esposi una maglia con scritto "Non c'è vita senza di voi". Poteva essere rischioso, perché potevano fischiarmi non conoscendomi bene".