Ieri è toccato a Martinez Quarta ma ad esempio, mercoledì in Coppa Italia i due svarioni sui gol di Lautaro erano stati di Milenkovic. E che dire di Igor che a Salerno ha realizzato i sogni di Boulaye Dia e che in tante altre gare ha staccato la spina ben prima del 90'? E questo solo per citare l'ultimo mese. Nella stagione viola però c'è una clamorosa e preoccupante continuità di errori, anche marchiani spesso e volentieri, con il filo conduttore delle voragini di spazi lasciati alle proprie spalle. Lì però si va su una dinamica di sistema, che Italiano e la squadra hanno scelto di mettere in conto per potersi permettere un atteggiamento più aggressivo in avanti.

Non è la prima volta che il tecnico della Fiorentina cambia un calciatore all'intervallo, quasi per disperazione: ieri appunto è toccato a Quarta, spaesato e 'farfallone', purtroppo decisivo per la Roma. La sensazione peggiore però è quella di non avere un vero riferimento di affidabilità e anche chi magari azzecca 2-3 partite buone in fila, poi torna presto vittima dello svarione. In ottica Praga dunque, scelte non facili per Italiano, con un Ranieri che a sorpresa può giocarsi eccome le proprie carte.

 

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