Ultimamente si parla tanto di giovani, problema riemerso in Italia soprattutto dopo la sconfitta della Nazionale contro la Macedonia. Manca generalmente il coraggio di investire sulle promesse, un difetto che ha caratterizzato l’ultimo decennio. Ma la Fiorentina ha dato il suo contributo per cambiare questa tendenza? Riemergono i ricordi degli anni dal 2010 al 2012, quando la Primavera alzò al cielo una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana. È interessante rispolverare la rosa e riconoscere i nomi di quei ragazzi.

Partiamo dalla retroguardia. Dei portieri, emergono due nomi: Lezzerini, in forza al Venezia dal 2018, ma che ha avuto pochissimo spazio in Serie A, e Seculin, alla Pistoiese dopo anni da riserva a Sampdoria, Chievo e Spal. In difesa furono protagonisti uno sfortunatissimo Cristiano Piccini, martoriato dagli infortuni, Camporese, che esordì anche in prima squadra ed è da anni in Serie B, e Alan Empereur, tornato in Brasile dopo un’esperienza al Verona.

I padroni di quel centrocampo non hanno avuto altrettanto epilogo. Carraro, tra l’altro marcatore nella finale d’andata di Coppa Italia 2011 contro la Roma, non ha mai oltrepassato la Serie C e gioca alla FeralpiSalò dal 2019. I più studiati si ricorderanno di Acosty, una delle figure di spicco del programma “Calciatori - Giovani Speranze” su MTV. Dopo una girandola di prestiti e un’esperienza al Rijeka in Croazia, oggi milita in Corea del Sud, all’Anyang. Carriera non di spicco anche per Salifu, girato in prestito dal 2012 ogni anno e rimasto di proprietà viola fino al 2020. Oggi gioca in Romania.

Il reparto più curioso è sicuramente l’attacco. Non hanno bisogno di tante parole giocatori come Federico Bernardeschi e Khouma Babacar. Curiosità: di quella rosa tanto forte che vinse di tutto in Italia… c’è chi è ai quarti di finale di Champions League. Haris Seferovic si è costruito un’ottima carriera all’estero, emergendo soprattutto con le maglie di Eintracht Francoforte e Benfica, dove milita tuttora. Un altro protagonista di quegli anni in Primavera fu Ryder Matos: trovò spazio con Montella, anche in Europa League, poi ha girato diverse squadre in Italia tra A e B, tra cui Udinese, Verona, Empoli e oggi Perugia.

Ci sono altri giocatori che meritano una menzione d’onore. Pietro Iemmello, ad esempio, ha vissuto la massima serie con il Benevento e ha toccato i picchi massimi a Perugia, nel 2019/20, con una stagione da 19 gol. Cedric Gondo, altro volto del programma di MTV, è stato alla Salernitana fino a gennaio, ora è alla Cremonese. Kenneth Zohore, passato fugacemente da Firenze, milita in Championship al West Bromwich.

NICCOLÒ MASINI

💬 Commenti