Gli ultimi anni purtroppo ci hanno abituati male, ma nel vero senso della parola: 2018 e 2024 resteranno per sempre annate infauste, a prescindere dai risultati che dovessero maturare. La confidenza con l'elaborazione del lutto magari potrà ‘aiutare’ chi ci è già passato ma al di fuori della tragedia, c'è la vita, umana e professionale che va avanti.

Una dolce separazione all'orizzonte?

In tal senso, la scomparsa di Barone è arrivata quasi in contemporanea con le indiscrezioni legate all'addio di Italiano a fine stagione. Il tecnico reputa(va) chiuso il suo ciclo a Firenze e, nonostante le ipotesi, molto ‘Libro Cuore’, di una possibile permanenza determinata dalla grave perdita, all'orizzonte sembra esserci comunque una dolce separazione. E nel caso, sarebbe giusto così.

Il precedente Badelj

D'altronde il precedente Badelj insegna: nel 2018 il centrocampista era uno dei senatori dello spogliatoio, uno che in Piazza Santa Croce raccontò davanti alla gente viola dei retroscena affettuosi su Davide Astori. Fu uno di coloro che si accasciarono a terra al fischio finale di Fiorentina-Benevento, insomma uno dei più legati all'ex Capitano viola. Eppure a fine stagioni le strade di Badelj e della Fiorentina si separarono a parametro zero, per questioni tecniche, economiche, motivazionali: anche allora fu giusto così.

Bonaventura, Belotti e... Italiano: le prime sfide di Pradè e Burdisso ma con un certo ottimismo di fondo
C'è un futuro a stretto giro di posta e ce n'è uno di prospettiva, sul medio termine, che va già studiato e preparato...

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