In un periodo non certo limpido, con il grigio e le brutte notizie che arrivano da ogni parte, c'è chi ha provato a portare del colore. Marco Pini, grafico fiorentino, si è inventato infatti una rubrica di ventiquattro giorni per arrivare alla fine del Decreto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 9 Marzo.

Ventiquattro storie viola, raccontate dal suo compagno di classe ed ottimo scrittore Simone Sagulo, affiancate da una casacca della storia della Fiorentina. Da qui il titolo di questa rubrica social TUTTI IN CASA...CCA VIOLA!

In questi giorni di #restiamoacasa, sono le idee come quelle di Beard Painter, che possono portare sorrisi ma anche far rivivere belle (ma anche brutte) storie del passato della Fiorentina.

Per adesso, Pini ha pubblicato due storie in casacca viola, quella di Adriano Leite Ribeiro contro il Chievo nella stagione 2001/02 e quella di Gianmatteo Mareggini contro la Juventus nel 1990/91.

 

 

 

 













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Primo impatto. Fare colpo alla prima occasione è sempre importante, in qualsiasi ambito si voglia applicare questo principio, pure nello sport. Diceva Andy Warhol che nella vita “ognuno di noi ha il suo quarto d’ora di celebrità” e quel brevissimo lasso di tempo deve servire a tutti noi per farsi ricordare e apprezzare nel tempo. Ad Adriano Leite Ribeiro, in quel di Firenze, c’è voluto anche meno di un quarto d’ora per farsi subito amare e rammentare dalla piazza gigliata. Il nastro dei ricordi si riavvolge tornando alla maledetta stagione 2001-2002 che segnò la fine della storia dell’AC Fiorentina così come l’aveva fondata il marchese Ridolfi. La Fiorentina conclude il campionato con un mesto penultimo posto che ben poche soddisfazioni ha regalato alla Curva Fiesole e a tutto il popolo viola. Eppure l’arrivo a gennaio di un giovanissimo attaccante brasiliano in prestito dall’Inter fa notizia e non può che incuriosire Firenze, desiderosa di vedere all’opera quel ragazzo mandato lì da un certo Ronaldo. Adriano viene subito gettato nella mischia e a Verona contro il Chievo dei miracoli di Delneri timbra subito il 2-2 nei minuti finali con un colpo di testa imperioso che non lascia scampo a Lupatelli. Pare un episodio isolato e invece il futuro Imperatore si ripete splendidamente contro il Milan, ancora sotto di un gol e in zona Cesarini. I rossoneri vanno in vantaggio con Josè Mari e sfiorano il raddoppio dal dischetto con Andrij Shevchenko ma il portiere austriaco Manninger si oppone e tiene a galla la Fiorentina. A un solo giro di orologio dalla fine ecco il prodigio del ragazzo carioca: riceve palla da Gonzalez, entra in area e fa a sportellate con un certo Costacurta, resiste alle cariche e con un sinistro caparbio beffa Abbiati sotto la pancia e corre sotto la Fiesole a ricevere il boato della curva Fiesole. A Firenze tante stelle hanno cominciato a brillare, in quel buio dell’anno 2002 capimmo che una stella brasiliana avrebbe iniziato ad accecare lo sguardo degli amanti italici del pallone. Obrigado Imperador, una storia breve ma davvero molto intensa. . ✒ @simonesagulofficial ⚜ @associazionetifosifiorentini


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