"Sostenevo che Italiano fosse da Nazionale anche prima delle esperienze di Firenze e Bologna. Le sue squadre rendono al 110%"

Dopo l’exploit di ieri in Coppa Italia contro il Milan, arrivato dopo le tre finali perse sulle panchine della Fiorentina, quest’oggi l’impresa di Vincenzo Italiano è sottolineata da tutti. E quest’oggi è arrivato anche il commento dell’uomo che ha di fatto dato il via alla sua carriera tra i professionisti, il direttore sportivo dell’Arzignano Mattia Serafini. Queste le sue considerazioni a Tuttomercatoweb
"Avendoci lavorato a stretto contatto, anche se sono passati tanti anni da allora e nel calcio le cose vanno veloci, ho sempre avuto una stima sconfinata per lui: già molto prima della avventure in piazze blasonate come Spezia, Firenze e Bologna, lo ritenevo adatto a ogni contesto, anche alla Nazionale, e ieri ha fatto qualcosa di magnifico, di ineguagliabile. Andare a Bologna con il fardello dell'eredità di Thiago Motta e le partenze di calciatori importanti non era facile, merito del club che ha creduto in lui e merito suo per aver creduto nel progetto che gli era stato prospettato”.
“Italiano è speciale: è unico nel far rendere tutti al 110%”
Ha analizzato anche le chance di raggiungere la Champions League: “Italiano è una persona che studia, si migliora costantemente, e non mi meraviglia vedere quel che ha fatto. Per percorso fatto finora sì, e glielo auguro. È chiaro che tutti questi impegni tolgono energie mentali e fisiche, che sono necessarie soprattutto nel rush finale della stagione, dovranno ora essere tutti bravi a dare massimo; ma lui è speciale e unico nel far rendere tutti al 110%, e sono sicuro che la squadra non mollerà proprio ora. La Coppa Italia, poi, ha dato una carica importante a tutto l'ambiente".