Amoruso: "Nei supplementari col Betis la Fiorentina in campo non aveva giocatori capaci di cambiare la partita. Con la rosa viola mi aspettavo di più. Palladino…”

L’ex difensore della Fiorentina Lorenzo Amoruso, durante un collegamento con Radio Bruno, ha avuto modo di dire la sua su alcuni temi di casa Fiorentina.
“Non ho mai pensato che una squadra cosi tecnico come il Betis abbia rinunciato alla vittoria. Quando un giocatore come Isco a 35 anni rimane in campo per 120 minuti vuol dire che la squadra spagnola vuole continuare a far gioco: creare occasioni e dare la possibilità di una scintilla che possa cambiare la partita. E cosi poi è stato. Invece noi no, nei supplementari in campo non avevamo giocatori capaci di dare una svolta alla partita. Questo mi ha fatto molto arrabbiare, quando si gioca determinate partire non si può pensare alla partita successiva, e il Betis infatti non l’ha fatto. Questo non mi è piaciuto: ci sono stati troppi cambi, per poi non combinare nulla”.
“La Fiorentina doveva sfruttare la vulnerabilità degli spagnoli”
Ha anche aggiunto: “Secondo me alla fine non sei stato in grado di giocare i supplementari, il secondo tempo non hai creato praticamente nulla: non sei andato alla ricerca della vittoria. Il Betis alla fine ha meritato la qualificazioni, sono stati bravi nel credere nella loro qualita. Non si sono disuniti dopo la mazzata che la Fiorentina era riuscita a dargli con la doppietta di Gosens. La Fiorentina sapeva che loro erano vulnerabili e noi dovevamo sfruttarla questa cosa, poi ti sei snaturato per non si sa quale motivo: nella ripresa hai tolto Adli, Fagioli e Gosens, li hai perso tutta la tua qualità”.
“Nonostante il Betis, con La Rosa a disposizione mi aspettavo di piu”
Qualche parola anche sulla Conference: “C’è da aggiungere una cosa sulla Conference. In tre anni gli spagnolo sono stati l’avversario piu forte che la Fiorentina ha affrontato. Considerato che quest’anno avevamo una squadra molto piu completa sia a livello di ruoli che di qualità ci si poteva però aspettare qualcosa di piu Una squadra che ha le possibilità anche di giocarsi le proprie carte per l’Europa League, e ancora non è detta l’ultima parola”.
“Già prima del Monza ero convinto che andasse cambiato l'allenatore”
Ha poi parlato del rinnovo di Palladino: “Io già prima della partita contro il Monza dissi che in caso di mancata vittoria l’allenatore sarebbe dovuto andare via: è un dato che questa squadra ha perso troppi punti con le piccole e serviva un segnale. Questa è una squadra che avrebbe dovuto stare in finale di Conference League ed essere una posizione leggermente migliore in campionato: adesso purtroppo non abbiamo il destino nelle nostre mani, lo hanno gli altri: se Lazio, Roma e Juve vincono due partite siamo fuori da tutto”.