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Tra i personaggi più memorabili della ripartenza della Fiorentina dalla C2 c’è Attilio Nicodemo. Il centrocampista nato a Roma indossò la maglia numero 10 della Fiorentina, allora Florentia Viola, nella stagione 2002/2003.


Nel documentario ‘Quando la Fiorentina sparì dal calcio’ di Calcio di Periferia, Nicodemo ha raccontato alcuni aneddoti dell’esperienza fiorentina. Ecco le sue parole: “La maglia numero 10? La scelsi perché non la voleva quasi nessuno. Io non ero un calciatore molto tecnico, ma più uno che recuperava palloni, correva e dava tutto in campo. Tecnicamente ad esempio Longo era più forte di me. Il pubblico viola? Quando uscivamo dall’albergo c’era un mare di persone che ci accompagnava allo stadio. Arrivavamo al Franchi, era tutto pieno ed era una sensazione bellissima. Le prime partite di campionato le usammo come preparazione”.


Ha poi aggiunto: “Quando giocammo a Gualdo i tifosi non poterono entrare tutti. Spesso le squadre sceglievano di giocare nella più grande città vicina per massimizzare l’incasso, giocando in campo neutro, ma quella volta il Gualdo decise diversamente. Forse pensavano di vincere la partita…Prima della trasferta decisiva per il primo posto col Rimini sapevamo tutti cosa dovevamo fare, eravamo molto carichi. Allo stesso tempo eravamo pienamente convinti che saremmo riusciti a vincere il campionato anche se le cose fossero andate male. Nella serata della partita contro i giocatori della Fiorentina che avevano vinto la Coppa Italia nel ’96 per la prima volta indossammo le maglie viola. Per noi che avevamo sempre giocato in Serie C, vedere questi grandi campioni fu speciale”.


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Lo scenario è il documentario ‘Quando la Fiorentina sparì dal calcio’, realizzato da Calcio di Periferia. Il calci...

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