Vanoli: "Basta alibi e basta scuse, basta chiacchiere sui moduli: c'è solo da scendere in campo e lottare"
Paolo Vanoli, dalla sala stampa del Mapei Stadium, ha commentato la prestazione dei suoi al termine di Sassuolo-Fiorentina. Queste le sue parole.
Le parole del mister
“Il rigorista era Albert, ma non ha voluto calciare, poi il secondo è Mandragora. Chiaro che Moise è un attaccante che non sta segnando, voleva tirarlo, ma non è quello il problema. Il problema rimane che segni l'1-0, hai un sostegno incredibile dei tifosi e prendi un gol incredibile dopo 5 minuti: adesso basta alibi. Ma quale difesa a 3 o a 4, c'è da andare in campo e giocare l'uno per l'altro. … Non ho ancora trovato la chiave per entrare in questi ragazzi”.
“Dobbiamo fare dieci vittorie, ottenere 36 punti. Non la devo rianimare da solo questa squadra, i giocatori ora devono diventare uomini, devono crescere e farlo in fretta, non c''è altra strada. I veterani aiutino i giovani anche in campo, li sostengano, è questo quello che ci sta mancando, solo alti e bassi. Ma adesso il tempo è finito: certo che penso di farcela, non ho mai accettato una sfida che davo per persa. Il mio pensiero oggi è trovare delle soluzioni, trovare quei giocatori che possano combattere per questo. Poi ci sono anche dei giocatori importanti come Gosens, che sono fuori. Ma ripeto, stasera siamo partiti bene: non si possono prendere questi gol assurdi”.
“Non è bello oggi entrare nel singolo, non serve assolutamente a nulla. I ragazzi a testa bassa devono chiedere scusa, oggi si è toccato il fondo, oggi c'è la Fiorentina, la lotta per il mio compagno, e non vedo fare nessuna corsa di sacrificio, né all'indietro né all'avanti. Questo deve fare una squadra che vuole salvarsi, noi non siamo una grande squadra, bisogna difendere tutti col coltello tra i denti e attaccare meglio. Si sbaglia, va bene, ma sono gli atteggiamenti che mancano".



