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Ne avevamo parlato a lungo durante il lockdown, ci ritroviamo a parlarne oggi a cinque giorni dalla fine del mercato, anche dopo quello che è emerso dalla partita a San Siro contro l’Inter. La Fiorentina ha un’abbondanza offensiva che potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio: tre nomi per un posto, visto che l’altro è occupato in pianta stabile da Ribery che si conferma essere punto di riferimento inamovibile di questa Fiorentina.

La scelta di Iachini di continuare con il 3-5-2 porta inevitabilmente alla scelta di una sola punta di riferimento vera e propria (visto che il francese di fatto non agisce come un vero e proprio 9, ma agisce più da fantasista offensivo). Tre nomi per un posto dicevamo: Kouame, Vlahovic e Cutrone. Tre nomi ingombranti, giovani, con tanta voglia di giocare.

Il primo sembra ancora essere il preferito di Iachini per partire dall’inizio, anche se gli errori contro l’Inter hanno pesato sul risultato finale nonostante il gol messo a segno. Del secondo se ne è già parlato abbastanza in questi giorni, ma è chiaro che un attaccante del genere ha bisogno di minuti nelle gambe e non di dieci minuti a partita, che spesso possono rivelarsi controproducenti (vedi partita contro l’Inter). La Fiorentina può farlo partire dall’inizio? Forse no e il ruolo di seconda scelta sembra non essergli congeniale in questo momento della carriera. Da capire in questi giorni se possa essere mandato a giocare in prestito. Su Cutrone il discorso è simile a quello di Vlahovic, con la grande differenza che l’attaccante non è di proprietà della Fiorentina bensì in prestito e la libertà di scelta su di lui è limitata. La sensazione è che l’ex Milan possa rimanere a Firenze per giocarsi il posto con Kouame. E se partisse Chiesa e la Fiorentina prendesse una punta di spessore in questi ultimi giorni di mercato? Questo è un altro discorso ancora. Quello che è certo è che la Fiorentina là davanti ha un nodo da sciogliere.


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