Gaetano D'Agostino, ex centrocampista viola, è intervenuto a Radio Bruno Toscana dove ha parlato della finale persa e del silenzio della Fiorentina di questi giorni:

“L'obiettivo stagionale della Fiorentina era la Conference, ma in finale ha giocato veramente male. Italiano ha fatto bene a cambiare strategia a gara in corso ma provare solo lanci lunghi è stato inutile. Il centrocampo è risultato inefficiente così. Non si può snaturare una squadra in questo modo, un accenno di giro palla e poi lanci lunghi. Così no. E uno come Arthur in questo tipo di gioco non c'entra niente, allo stesso modo Bonaventura. C'erano tanti palleggiatori e la difesa lanciava lungo all'attacco…”.

Sul silenzio della Fiorentina

“Mi sarei aspettato le parole di Commisso perché la delusione è stata tanta. Ci vorrebbe qualche parola di rassicurazione per i tifosi, ma non scordiamoci che è tifosa anche la società. A volte è meglio parlare dopo che subito a caldo appena finita la partita”.

Infine sull'attacco

“Ancora non ho capito che ruolo fa Beltran, ma il problema della Fiorentina è sempre il centravanti. Dopo Vlahovic, provare ad acquistare tanti attaccanti è stato fuorviante perché alla fine nemmeno la somma di tutti questi ha portato alle reti segnate dal serbo. Belotti veniva da due anni in cui aveva segnato poco e ha un modo di giocare che si basa quasi solo sulla potenza; il problema è che prima non aveva passato i trent'anni. In più non è un finalizzatore, quando alla Fiorentina servirebbe un attaccante che tocca anche due palloni ma uno lo mette dentro. Uno score come quello di Belotti non è pensabile che possa condurre in Champions League".

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