Polverosi: "Nel calcio uno più uno a volte fa tre, nel caso della Fiorentina fa zero ma non ditelo a Commisso"
L'analisi di Alberto Polverosi sul Corriere dello Sport tocca i temi di Genoa e Fiorentina, entrambe delusissime dall'avvio di stagione:
"Certo che il calcio è davvero il regno dei programmi non rispettati. Una società pianifica, guarda al futuro, ha una visione, un obiettivo, un’ambizione, studia la sua crescita e poi succede quello che è successo al Genoa e alla Fiorentina. Salta tutto. Perché il calcio è questo. Non è una fabbrica di bulloni, è un’azienda sospesa nell’incertezza dove uno più uno non fa due, ma a volte zero (come nel caso in questione) e a volte dieci. E’ il suo fascino (per noi e per tutti quelli che lo amano è così), ma non ditelo a Dan Sucu e a Rocco Commisso. O almeno non diteglielo in questi giorni di paure e tumulti.
Un anno fa, quando Vieira aveva sostituito Gilardino il Genoa si era messo a volare. Erano tutti per Patrick, del resto aveva preso la squadra al quart’ultimo posto e trascinata fino al tredicesimo. Ancora più incredibile la storia di Firenze, storia che nasce dalle improvvise dimissioni di Palladino. Il passaggio da un giovane con poca esperienza a uno che ha vinto di recente uno scudetto per tutti i fiorentini, o almeno per la stragrande maggioranza, era un grande passo avanti. Tre anni di contratto con l’obiettivo di riportare la Fiorentina a lottare per la Champions già da questa stagione per quanto aveva detto l’ex allenatore di Ronaldo. Invece, dieci partite, zero vittorie, ultimo posto strameritato in classifica".



