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Stefano Pioli

La panchina della Fiorentina sembra passare nuovamente di proprietario. Dopo l’esonero di Stefano Pioli ed il conseguente arrivo di Daniele Galoppa, nella giornata di ieri è stato ufficializzato l’accordo definitivo con il tecnico che porterà la squadra viola, a meno di clamorose debacle, fino al termine della stagione: stiamo parlando dell’ex Torino e Venezia Paolo Vanoli. C’è qualcosa che però non torna in turno questo, qualcosa che Firenze e i fiorentini avevano fatto fatto fino ad ora: ricoprire il ruolo del commercialista.

Per quale motivo Stefano Pioli dovrebbe rinunciare al suo contratto?

Al momento dell’esonero del tecnico emiliano, arrivata dopo un inizio di stagione storicamente negativo, il pensiero popolare è stato uno soltanto: caro Pioli vieni incontro alla Fiorentina, rinunciando ai tanti milioni concordati, e trova un accordo per una separazione definitiva. I tre milioni a stagione, per tre anni, che la società gigliata ha fatto firmare a Stefano Pioli improvvisamente sembrano essere diventati una mannaia per le classe del club. E cosi tutto ad un tratto il grande amore espresso in estate al suo arrivo adesso si è clamorosamente trasformato in odio profondo. Addirittura si è ricorsi all’arma dello striscione, con risultati e scenari non ipotizzabili fino a pochi mesi fa: per toni e parole sembra ormai essersi definitivamente spezzato il rapporto tra il tecnico e almeno una parte della curva. Ma non ci si è fermati a questo, anche radio e televisioni sono stati sommersi da messaggi “negativi” contro Pioli ed il suo atteggiamento, considerato avverso al bene della Fiorentina. 

E pensare che un tempo il ruolo del commercialista non era minimamente contemplato a Firenze

E pensare che fino a qualche tempo fa il tema economico non sembrava esser all’ordine del giorno. Si perché se i tre milioni per tre anni concessi a Stefano Pioli sembrano esser troppi, tanto da chiedere all’allenatore di rifiutare a gran parte di essi, negli ultimi anni la dirigenza della Fiorentina ha regalato altre situazioni del genere. Tra calciatori e tesserati vari i viola spesso non hanno badato a spese, e in precedenza i tifosi non si erano mai esposti pubblicamente sul tema.  Per semplificare le cose ne ricordiamo due, le quali operazioni, nonostante abbiano fatto storcere il naso a tutti per i mancati risultati sul campo, non sono mai state criticate cosi ferocemente per lo sperpero economico che di fatto hanno influenzato le economie del club di Rocco Commisso.

I casi recenti di Kokorin e Zaniolo sembravano non destare preoccupazioni alla piazza

Il primo caso è quello dell’ex nazionale russo Aleksandr Kokorin, arrivato a Firenze nel gennaio del 2021 per far da spalla all’allora centravanti viola Dusan Vlahovic. Per l’attaccante un contratto a circa 1.8 milioni a stagione per la bellezza di tre anni: un affare di circa 10 milioni lordi che è stato spesso protagonista. Il risultato di questa operazione? Il Pistolero, soprannominato cosi in Russia dopo alcune foto apparse sui social con il giocatore con una pistola in mano, ha dimostrato ben poco in maglia viola: in due anni ha appena raccolto 10 presenze in campionato ed una in coppa Italia. E come dimenticare l’ultimo flop di casa Fiorentina, ovvero il ritorno di Nicolo Zaniolo. Il risultati in campo non sono neanche da commentare, tanto che l’attaccante a Firenze ha fatto parlare di se soltanto per un diverbio con lo staff della Primavera della Roma, ma i costi sostenuti dal club gigliato sono sotto gli occhi di tutti: se non bastano i 2 milioni netti di stipendio per 6 mesi, la metà di quello che il giocatore percepisce, vanno aggiunti i 3.2 milioni pagati al Galatasaray. Un'operazione da più di 5 milioni netti che in altre piazze avrebbe portato a profonde riflessioni, mentre a Firenze non ha spostato niente: ricordiamo infatti come l’artefice del tutto, Daniele Pradè, si sia dimesso soltanto una decina di giorni fa anziché al termine della scorsa stagione come qualcuno si sarebbe aspettato.

Ma davvero pensiamo che l'unico problema di questa Fiorentina sia Stefano Pioli?

E quindi in sintesi: ma davvero il problema attuale è lo stipendio di Stefano Pioli? Ma davvero qualcuno pretende che i tecnico, viola nel cuore, debba davvero rinunciare a tutto quello che gli era stato promesso? Già a partire dal corso a Coverciano insegnano agli allenatore che le dimissioni sono l’ultimo strumento a cui far ricorso, per quale motivo a Firenze adesso dovrebbe essere riscritta la storia? Oltretutto, in tutto questo, la Fiorentina continua a stazionare all’ultimo posto della classifica: è il momento che la piazza in primis cominci a capire che probabilmente Stefano Pioli ha le sue colpe, ma che il suo addio non risolverà tutti i problemi di questa squadra.


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