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Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, è intervenuto su Lady Radio, e sulla questione stadio ha detto parole molto incisive: "La nuova norma approvata dal parlamento, che continuo a ritenere un grandissimo passo in avanti, prevede novanta giorni di tempo per la risposta da quando è arrivata la lettera. Credo che il ministero farà abbastanza presto e che questa arriverà prima del termine. Se sono sorpreso di questo blocco in difesa del Franchi? Non lo sono perché conosco tutte queste associazioni. Italia Nostra ha bloccato per un periodo importante tanti progetti di riqualificazione della città e questi movimenti pensano che si debba vivere paralizzati. Tutto questo blocco non mi risulta che ci sia stato quando c'è stato Italia 90: nessuno ha protestato, nonostante abbiano fatto uno scempio al Franchi".

In seguito ha aggiunto: "Poi vogliamo che venga abbandonato o vogliamo che questo stadio viva in modo più moderno e più funzionale? Al Nervi è stato chiesto di progettare un impianto dove si giochi a pallone. Chi critica questa scelta lo fa in modo sterile e questo mi fa arrabbiare. Non stiamo parlando del restauro di una statua, ma di un impianto costruito in cemento che è un materiale deperibile. Sono stanco del partito del no sempre e comunque, io sono per il partito del sì, si può discutere sul come, ma bisogna andare avanti".

Ma se paradossalmente domani venisse riaperto lo stadio al pubblico, il Franchi sarebbe agibile? Nardella risponde così a questa domanda: "Le cose che sono state documentate adesso si conoscevano. C'è una procedura per stabilire l'agibilità e viene eseguita in modo serio. Poi voglio dire che 500 mila euro sono già stati spesi, altri 700 mila verranno stanziati per altri lavori a breve. E questi sono soldi pubblici, dei contribuenti. Non si può andare avanti così".


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