Prendete una foto di ieri sera al termine di Inter-Fiorentina con i giocatori gigliati in festa e metteteci in basso, in un angolo, la firma di Vincenzo Italiano. Sarebbe questa l'esempio concreto perfetto della mezza opera d'arte creata dell'allenatore viola. Vi domanderete: perché mezza? Perché la Fiorentina ha tutte le carte per farla diventare totale a tutti gli effetti, essendo ancora in corsa per tutti e tre gli obiettivi, oppure per farla diventare un nulla di fatto. Il destino di un quadro bellissimo che sta prendendo forma è nelle mani della squadra viola, che già da mercoledì tornerà in campo per iniziare il percorso finale anche nelle due coppe, con l'obiettivo di arrivare il più lontano possibile.

Otto vittorie consecutive, però, rimangono otto vittorie consecutive. E questo è un dato di fatto. Un percorso vincente iniziato al Franchi contro il Braga più di un mese fa, nonostante le prime avvisaglie di un cambiamento c'erano già state in Portogallo una settimana prima, con la netta vittoria contro gli iberici per 4-0. In campionato, invece, tutto capovolto: dal crocevia di Verona alla vittoria di San Siro, dalla paura della zona calda all'essere a ridosso della zona Europa. 15 punti in 5 partite, mettendo KO entrambe le milanesi, e un cammino ripreso quando meno ce lo si aspettava.

In questo periodo la Fiorentina non solo ha trovato le vittorie, ma ha trovato e ritrovato giocatori fondamentali per l'economia della squadra come Dodo, Mandragora, Cabral e l'apporto di Castrovilli, Barak... Una mezza opera d'arte di Italiano, vero artefice del cambiamento gigliato, che adesso aspetta solo di essere finita. Se, come e quando lo vedremo presto. Le pennellate sono quelle giuste. Firenze, che di arte se ne intende, sogna.


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