Questo pomeriggio il giornalista di SkySport Marco Bucciantini ha avuto modo di analizzare alcuni aspetti della sfida di domani tra la Juventus e la Fiorentina. Queste le sue dichiarazioni a Radio Bruno:


"L’obiettivo chiaramente è far bene giovedi in Conference ma la partita con la Juventus è una di quelle che da sempre qualcosa. Credo che alla Fiorentina in questo momento serva accumulare prestazioni positive con continuità, per venir via con qualcosa dallo Stadium è chiaro che dovremo essere bravi a soffrire. E’ la prima volta nella storia che giochiamo una partita contro la Juventus e quella più importante è quella successiva. Contro i bianconeri forse, e me lo auguro, potremmo giocarci una partita più importante a maggio, quella potrebbe essere la partita dell’anno. Nonostante i risultati possano dire il contrario, almeno dal punto di vista delle prestazioni, con le big del campionato la squadra di Italiano non ha fatto male. Pari con il Napoli, bene nonostante la sconfitta con Inter e Milan. La partita dell’andata forse fu una delle peggiori dei bianconeri, ma la Fiorentina giocò molto bene. Solo con la Lazio in casa hai fatto male. Sicuramente oltre al fattore mentale, influisce anche un fattore tattico: quando non hai il dovere di imporre il tuo gioco sugli avversari questa squadra non va male”.


Ha poi parlato degli ex Vlahovic e Chiesa: “Allegri ha detto che il serbo finalmente sta bene, di solito quando dice cosi il tecnico è sincero. Chiesa è un po’ indietro, ma quello che mi fa paura di lui è la sua voglia, anche a Salerno ha dimostrato di voler far tutto lui. A me di lui fa paura questo. Non so se giocherà dall’inizio perché nel 3-5-2 del tecnico bianconero se la gioca con Di Maria, e dubito che Allegri possa fare a meno dell’argentino. Che effetto mi fa vederli? Mi raccontano quello che ripetiamo spesso, ovvero che il calcio è cambiato. La Fiorentina non è sempre stata forte, però quasi mai è stata succube dei suoi talenti: quando comprava un giocatore forte lo teneva per anni. Siamo retrocessi con Effemberg, Batistuta e il campione d’Europa Laudrup. Anche le Fiorentine più deludenti mi avevano fatto pensare che il club avesse ancora appeal, vedere quei due lontano da Firenze cosi giovani mi racconta cos’è la Fiorentina in questo momento”.


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