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Nel giorno del capodanno fiorentino la Fiorentina ha presentato il nuovo stemma che entrerà in scena dalla prossima stagione. In tal proposito si è espresso su Radio Bruno il giornalista Stefano Cecchi: "Fa piacere che anche la nuova proprietà si ricordi del passato. Il rispetto del passato e della storia di questo club è un fatto ammirevole. Nello sport non conta quanto è bella una maglia, ma cosa c'è alla sue spalle. Oggi sono contento. Quando si fanno le cose nuove non bisogna dimenticare il passato. Fra i tanti gigli che potevano scegliere hanno fatto una scelta corretta. Da parte della famiglia Commisso c'è la volontà di caratterizzare un percorso anche attraverso il nuovo simbolo. Tutto ciò che guarda al futuro ma riporta al passato mi sta bene".

E ancora sulla mancata qualificazione dell'Italia al prossimo mondiale in Qatar: "Ieri sera mi è dispiaciuto, ma è lo specchio del nostro calcio. Purtroppo c'è una povertà di calcio in Italia. Quest'estate all'europeo l'Italia era stata brava a mascherare le tante debolezze. Con la Macedonia abbiamo dimostrato di essere alla frutta. Se guardiamo gli organici delle prime sei squadre del nostro campionato, quanti italiani di livello ci giocano? La 'stranierizzazione' del nostro campionato porta a questo".


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