Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A, ha parlato a Rai Radio 1 intervenendo su vari temi del calcio italiano, a partire dall'abolizione del Decreto Crescita:  "Nell’immediato ci saranno danni e paradossi. I danni saranno economici, con minori risorse e minore competitività delle squadre italiane che non potranno portare o far rientrare campioni in Italia. Il paradosso è che non ci saranno maggiori entrate per lo Stato, anzi ci sarà un minor gettito per l’erario e in più saranno danneggiati proprio i vivai e i giovani italiani: ci saranno minori risorse e non ci sarà più il regime speciale per i campioni, si tornerà al regime ordinario e quindi in realtà i giovani saranno meno tutelati".

'Gli stadi sono la priorità per il calcio italiano'

E sulle infrastrutture: "Gli stadi restano la priorità per il calcio italiano, è dove l’Italia ha perso maggiormente negli ultimi anni rispetto all'Europa. Bisogna correre e serve che il governo ci dia una mano non tanto dal punto di vista economico-finanziario, quanto nello snellire le procedure e valutare scelte più importanti dal punto di vista della gestione, favorendo gli impianti di proprietà".

Esperimento Supercoppa: il nuovo format

E infine: "Il nuovo format della Supercoppa è un esperimento. L'accordo con l'Arabia Saudita c'è ormai da diversi anni e per noi è un'opportunità da valutare con attenzione visti i grandi investimenti che stanno facendo".

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