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Il giornalista de Il Corriere Fiorentino Ernesto Poesio, durante un collegamento col Pentasport di Radio Bruno, ha avuto modo di commentare l'avvicinamento della Fiorentina alla prima di campionato.

“Qualche riprova in più arriverà contro un Cagliari decisamente più provante del Polissya, ma anche contro squadre minori storicamente abbiamo sempre sofferto nelle qualificazioni alla Conference, e invece quest'anno la pratica sembra già archiviata: ti permette anche di fare un po' di turnover al ritorno e arrivare bene alle sfide di campionato. Una Fiorentina che dovrebbe essere a stampo più offensivo: già giovedì qualcosa si è visto, e il 3-5-2 è confermato, ma più che nel modulo si vedono differenze nell'atteggiamento, nell'intensità, nel pressing alto che l'anno scorso era stato abbandonato”.

Piccoli? Pioli è riuscito in ciò che non è riuscito a Palladino: avere un ricambio a Kean. Lo scorso anno quella mancanza è pesata, e infatti nel finale della stagione quando Kean è stato fuori poi la Fiorentina lo ha sofferto. Piccoli non è un giovanissimo ma ha talento, ha esperienza in Serie A, non ha numeri da super bomber ma in un contesto più importante magari segna di più. Anche per il prezzo del cartellino, ci aspettiamo tutti che ripaghi le aspettative

“Che Ndour fosse una mezzala lo si era capito, è più utile di un Richardson in questo centrocampo della Fiorentina: in parte lo avevamo visto anche lo scorso anno con questo ruolo, non è certo un centrocampista di contenimento ma come terzo va benissimo. Da Gudmundsson invece passerà molto della Fiorentina di quest'anno: io credo debba ancora crescere in questa posizione che gli chiede Pioli, gli manca qualcosa in contenimento, però l'importante è che non si abbassi più fino alla difesa per prendere la palla”.


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