Il match tra Fiorentina e Parma è stato diretto da Michael Fabbri di Ravenna, assistenti Bottegoni ed Imperiali, sala VAR affidata ad Irrati. Inizio scintillante dei padroni di casa, già al 4' minuto contatto in area parmense tra Chiesa e Sepe, ma è lo stesso attaccante viola a far cenno che non c'è nulla di rilevante. Al 13' la prima ammonizione, Biabiany sfugge a Milenkovic che lo trattiene, giallo che ci sta tutto. Al 18' ammonizione invece per Rigoni che stende Simeone. Al 31' il giallo tocca anche per il capitano Pezzella falloso ancora su Biabiany, provvedimento disciplinare a nostro avviso affrettato. Al 40', palla in area che viene intercettata dal braccio di Bastoni, Fabbri fa proseguire e nel prosieguo dell'azione giallo per Laurini che abbatte Inglese. Irrati richiama il collega per rivedere il tocco di braccio, ma stranamente il direttore di gara emiliano lo valuta non volontario. Decisione molto discutibile, spesso si sono visti assegnati calci di rigori per molto meno, come il famoso e presunto tocco di polpastrelli di Vitor Hugo in Inter-Fiorentina che fa ancora scuola.

La ripresa vede i gigliati spingere al massimo per trovare almeno il pareggio, ma al 65' ancora Biabiany sguscia nella retroguardia viola e prima di entrare in area viene abbattuto da Vitor Hugo: per Fabbri è rosso diretto, difficile dargli torto. Gara che diventa molto più nervosa, al 74' proprio Biabiany viene ammonito per fallo sul connazionale Laurini. Gli ultimi quindici minuti vedono un gioco molto spezzettato, diverse sono le ammonizioni, a Gerson, falloso su Barillà, ma qui l'arbitro avrebbe dovuto interrompere per un precedente fallo di Inglese che atterra Ceccherini e nel finale Deiola che trattiene in modo plateale Veretout. In questa ultima situazione proteste vivaci dei viola; infatti la palla finisce a Chiesa pronto ad entrare in area avversaria e Fabbri avrebbe dovuto attendere un istante in più e garantire la norma del vantaggio. Gara che si conclude con soli quattro quattro minuti di recupero, un po' pochi per le numerose perdite di tempo viste in campo.

Direzione di gara ampiamente insufficiente, a parte la decisione sull'eventuale rigore alla Fiorentina, l'arbitro ravennate è apparso precipitoso sia nelle decisioni tecniche che in quelle disciplinari.


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