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Paolo Vanoli
Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

Due risultati utili nelle prime due uscite per mister Vanoli: la Fiorentina è ben lontana dall'aver trovato un'identità, ma quantomeno si è visto un barlume di reazione ‘di pancia’, che ha ovviato alle solite carenze tecnico-tattiche (anche grazie a una Juventus non irresistibile). La classifica, difatti, è rimasta invariata.

Un filotto da affrontare a viso aperto

Ora, dopo l'Atalanta, per la Fiorentina si aprirà un filotto di partite da non sbagliare assolutamente, visto il loro peso specifico pari a quello di un macigno. A ruota, ci sarà una trasferta col Sassuolo, poi arriveranno al Franchi il Verona e l'Udinese, poi la doppia trasferta di Parma e Cremonese, prima di ritrovare la Lazio all'ultima giornata del girone di andata, primo vero ‘big match’ dopo un gruppo di squadre più abbordabili. Essendo (quasi) tutte squadre nella parte destra della classifica, ed avendo alla portata due scontri direttissimi quali Hellas e Parma, è fondamentale 'aggredire' il prossimo periodo calcistico con fame e voglia di vincere, perché un'occasione del genere, a livello di calendario, non ricapita.

Occhio alla Conference

Nel mezzo a queste sei partite, anche due incontri di Conference: al Franchi arrivano gli ucraini della Dinamo Kyiv, mentre la Fiorentina è attesa a Losanna. Anche se, in ottica di una risalita che sembra sempre più complicata, forse è bene mettere le proprie uova nel paniere del campionato.


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