Bucchioni: "Se ci fosse un po' di dignità, qualcuno come Ferrari dovrebbe dimettersi. Fossi Commisso caccerei tutti ma so che non lo farà"

Il commento alla drammatica situazione della Fiorentina a Radio Bruno arriva da parte del direttore di Italia 7, Enzo Bucchioni.
"Se ci fosse un po’ di dignità qualcuno dovrebbe anche dimettersi - sono le sue parole - tipo il direttore generale Ferrari, avendo capito di aver assunto un compito al di sopra delle proprie capacità. Il calcio ha delle regole, devi intuire quello che succede intorno.
Noi l’abbiamo capito perché le cose vanno male, non aver gestito la situazione di Palladino, con Pradè, la squadra che ha accolto il tecnico nuovo con diffidenza e non ha mai voluto lavorare con lui. Un dirigente esperto queste cose le intuisce, le vede, un allenatore da solo non va da nessuna parte. Anche Vanoli si è dimostrato non adatto, se on si dimette va sostituito. Richiamare Pioli o un terzo allenatore, con questa società non funzionerebbe mai. Ma anche uno come Goretti quando mai ha avuto in gestione situazioni di questo tipo.
Joe Barone era la Fiorentina, era il presidente e anche quello che dava l’acqua alle piante del Viola Park, con i suoi pregi e difetti. Per la Fiorentina era giorno, sera, notte, dalla gestione societaria alla gestione pratica. Tolto lui, Commisso ha promosso una persona che ha fatto un altro mestiere nella vita e che non conosceva nessuno nel calcio. Quando lo chiamavo mi diceva: ‘Ti passo Joe Barone’. Pradè era un altro a fine corsa, non aveva più energie per alimentare una società e anche lì è stato tutto sottovalutato.
Che si fa ora? Fossi Rocco Commisso, caccerei tutti ma tanto so che non lo farà. La Salernitana qualche anno fa a gennaio cambiò tutto e prese Sabatini. Qui la situazione è disperata, andrei a cercare un direttore generale e richiamerei Pioli insieme a lui. Vanoli non ha portato nulla, nemmeno un po' di coraggio, qualche scelta, neanche ripresentata la squadra del finale di giovedì. Non c'è niente di calcio, non solo per la classifica, non c'è un segnale a cui aggrapparsi".



