Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha parlato a Corriere TV sullo stadio Artemio Franchi e la sua riqualificazione: “Abbiamo cominciato a fare chiarezza. Siamo l'unica città ad aver ricevuto un finanziamento importantissimo per uno stadio, di 200 milioni di euro, perché il Franchi è un monumento. Purtroppo l'attuale governo ha perso 55 milioni, ma gli altri 150 dobbiamo assolutamente utilizzarli perché non possiamo permetterci di perderli. E questa cosa qui la sanno tutti da sempre”.

“Ad un miglio dal successo”

Poi ha detto: “Abbiamo fatto un concorso internazionale due anni fa ed è stato un miracolo non solo farlo, ma anche aggiudicare i lavori. Abbiamo superato, secondo miracolo, tutti gli ostacoli della burocrazia per arrivare al progetto finale e all'assegnazione dei lavori. La soprintendenza è stato un ostacolo grosso per realizzare uno stadio a Firenze e riqualificarlo. Non riconoscere tutto quello che è stato fatto sarebbe gravissimo: siamo ad un miglio dal successo”.

E inoltre: “Il nostro obiettivo è chiaro quello di partire coi lavori e fare di tutto per dare meno disagi possibili alla Fiorentina e, se possibile per consentire alla squadra durante i lavori. Ma se non facciamo chiarezza diventa difficile lavorare insieme”. 

“C'è un pezzo di politica che tifa per il fallimento”

Infine: “Se fosse tanto facile in Italia fare uno stadio nuovo, lo avrebbero fatto tutti. Negli ultimi trent'anni non si sono fatti impianti in aree nuove, lo si sono fatti in aree dove c'erano  quelli vecchi. Per questo dico che debba essere rifatto il Franchi. Il Comune ha firmato una lettera assieme alla Fiorentina per togliere i vincoli, ma il ministero non ha dato l'ok e allora ci siamo messi al lavoro perché non ci possiamo permettere di avere uno stadio abbandonato. Purtroppo c'è un pezzo di politica che tifa per il fallimento, perché non ha a cuore Firenze e Campo di Marte, ma noi non ci facciamo intimidire e se poi c'è qualche striscione, pazienza, dobbiamo prenderla con ironia”.


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