Altro che il Condor Galliani, si avvicinano i giorni di Pradè: la squadra incompleta è un classico ma Pioli non è nelle tragiche condizioni di Palladino

Dal thriller anni 70 ("I tre giorni del Condor") che aveva ribattezzato Galliani per i suoi colpi in chiusura di mercato, ha preso spunto anche Daniele Pradè, un habitué ormai degli affari nel rush finale. Ormai avere la squadra completa per l'avvio del campionato (figuriamoci per il ritiro) è utopia ed anzi, i tre affari sprint di giugno avevano un po' illuso: Dzeko, Viti e Fazzini, oltre ai riscatti di Gosens, Gudmundsson e Fagioli e il rinnovo di De Gea. Poi però nell'ultimo mese e mezzo è arrivato solo Sohm (con Lezzerini) e la squadra è rimasta ancora da completare.
Colpa anche delle tante zavorre incollocabili, che il ds si è autoinflitto nelle passate sessioni di mercato. Passata la settimana di Ferragosto però, Pradè è pronto a scendere in pista perché molte situazioni si scalderanno. Di buono c'è che la Fiorentina di Pioli parte diversi step avanti rispetto a quando un anno fa Palladino fu costretto a giocare con Biraghi centrale, Barak sulla trequarti e Kouame davanti.