La partita è stasera. Il passaggio del turno in Europa è obbligatorio, per una Fiorentina che doveva divorarsi il girone e che invece, al momento è più vicina a passare il turno da seconda, più che da prima. Serve vincere, serve convincere. Sapendo che segnare fa bene, dopo le settimane di siccità vissute dal punto di vista delle reti realizzate. L’attacco sta cominciando a rispondere presente, le individualità stanno crescendo. Certo, i problemi fisici di Sottil e Gonzalez (che potrebbe saltare almeno quattro gare) non aiutano nelle scelte. In questo senso Ikone, autore finalmente di una splendida rete in campionato, è chiamato a dare continuità alle proprie prestazioni.

E poi c’è la difesa, oggi sul banco degli imputati, e i singoli che devono crescere in forma fisica ma anche e soprattutto in concentrazione. Igor e Milenkovic, e in parte Martinez Quarta, devono dare di più. Tanto di più.

Vincere stasera, per poi ributtarsi a testa bassa sul campionato e su tre partite alla portata. Partendo dalla prima, in quel di La Spezia dove Italiano troverà sicuramente un clima ostile, con una tifoseria che gli ricorderà un addio mai digerito. Oggi su quella panchina c’è Gotti, a rischio dopo un avvio altalenante e complicato. Paradossalmente ci arriva meglio la Fiorentina a questa sfida, perché le prestazioni dei viola (al di là dei risultati) sembrano migliori rispetto al passato. Contro l’Inter si è vista finalmente una manovra diversa, una nuova verve. Certo, era accaduto anche contro Napoli e Juventus, perché con le big i viola si esaltano. Il problema di quest’anno sembra proprio essere quello di ripetersi nelle gare sulla carta più semplici, più fattibili. Come le prossime tre appunto.

Da adesso in poi non saranno più ammessi scivoloni o cali di concentrazione. La classifica è brutta, cominciano a contare anche i pareggi. Guardare la realtà, mettersi al riparo da sgradite sorprese e mettere da parte ogni altro ragionamento, almeno per adesso. Umiltà, parola che servirebbe sempre tanto. A tutti.


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