Manca sempre meno al rientro di Gosens: intanto il difensore si mette a parlare di salute mentale... con un ospite illustre

Robin Gosens, esterno della Fiorentina, è ormai noto ai più non solo per le sue giocate in campo - dal quale manca da ormai un mese -, ma anche per la sua grande attenzione a temi non inerentemente calcistici che spesso si tendono ad ignorare, quali la salute mentale nei calciatori e le sue conseguenze.
Un nome, un programma
Così, nel suo podcast “Wie geht's?” (tradotto: come va?), ha avuto modo di invitare un ex calciatore professionistico quale André Schurrle, dal passato di livello tra Bayer Leverkusen, Chelsea e Wolfsburg: proprio l'ex campione tedesco, che nel palmarès conta anche un Mondiale, si è aperto sul delicato tema della psicologia nel mondo del calcio e di come lui abbia affrontato determinati momenti difficili della sua carriera, che lo hanno portato al ritiro a soli 30 anni.
Le conseguenze della pressione mediatica
Alla rituale domanda di Gosens, che apre ogni intervista - appunto, chiedendo all'ospite come stia - Schurrle ha risposto in tutta onestà: “Rispondiamo sempre di stare bene come riflesso automatico, non perché lo sentiamo davvero, soprattutto nel mondo del calcio. Il momento in cui la mia carriera è esplosa è stato anche quello più difficile, perché tutto ciò che volevo era che gli altri mi apprezzassero. Ma se rilasci un'intervista sincera e intendi davvero dire cosa pensi e cosa provi, inevitabilmente verrà interpretata negativamente e ti ritroverai con un putiferio addosso”.



