La Fiorentina ci mette sicuramente del suo. Ma se anche gli avversari avessero trovato la kryptonite di Kean?

Non è stato un esaltante inizio di stagione per la Fiorentina, ampiamente al di sotto delle aspettative rispetto alle qualità della rosa e del mercato fatto in estate. La vittoria stenta ad arrivare, con i viola ancora a secco in campionato.
Moise a secco
Simbolo della partenza a singhiozzo della squadra di Pioli, anche il numero zero alla casella gol di Moise Kean, che dopo 6 partite non ha ancora segnato la sua prima rete ufficiale in questa stagione. Due assist forniti e un gol propiziato, il primo della stagione contro il Polissya. Ma la firma sul gol ancora non c'è.
Che succede?
Tanti gli aspetti da analizzare, con Kean che sicuramente non ha mai smesso di lottare e dannarsi per una squadra che evidentemente non gira nel reparto centrale. Anche il suo gioco però sembra essere cambiato: dal troppo focus sul segnare, esasperando azioni in solitaria che avrebbero bisogno di un supporto del compagno, al ritrovarsi a condividere il reparto offensivo con giocatori come Piccoli o Gudmundsson in maniera diametralmente opposta rispetto allo scorso anno.
E se gli avversari avrebbero trovato la kryptonite?
Senza gol e con una squadra in netta difficoltà, anche Moise Kean sembra più nervoso in partita rispetto al solito. Ma non solo per l'andamento di questo inizio di stagione. Anche gli avversari sembrano aver preso le misure sull'attaccante viola, non tanto dal punto di vista tecnico tattico, quanto su quello psicologico.
Da Sarapiy a Aebischer
Non è la prima volta che vediamo il 20 viola stuzzicato dagli avversari e colpito più volte con falli tattici per innervosirlo. Palese la tattica di Aebischer domenica, che nel finale di primo tempo ha più volte provocato l'attaccante viola fino a fargli prendere l'ammonizione. Anche durante la prima gara della stagione era stato Sarapiy, difensore del Polissya, che aveva tirato per i capelli Kean con l'attaccante viola che ha sbracciato e ha rimediato il rosso.
Tocca a Moise
Deve essere ora bravo l'attaccante di punta della Fiorentina a farsi scivolare addosso le provocazioni degli avversari e riuscire a giocare con tutta la serenità possibile nonostante la situazione precaria. A partire dal match contro la Roma, perché contro il Sigma Olomuc sarà ancora squalificato (per la doppia giornata di squalifica rimediata contro il Polissya).