Christian Kouamè, attaccante della Fiorentina, si è confidato a DAZN nel corso del programma DAZN Talks. Ecco un estratto delle sue dichiarazioni:

"Il lavoro è tutto per me, adesso sono una persona diversa rispetto a quando sono arrivato in Italia. La scorsa settimana sono stato a trovare il presidente della Sestese, squadra in cui sono cresciuto. Anche a Genova sono stato benissimo: fiero di aver indossato quella maglia. Quando le persone ti sostengono è bello dare il massimo per renderli felici".

Poi sulla Fiorentina: "Quando sono tornato, non sapevo nemmeno se sarei rimasto. Dove il mister mi ha messo in campo, ho fatto di tutto per accontentarlo. A Moena non stavo giocando e avevo pensato che l'allenatore avesse già preso una decisione. Poi le cose sono cambiate e anche il mio procuratore mi ha detto che Italiano era felice di me. Io però non lo vedevo ed ero incazzato per questo. Dopo la partita con il Napoli, mi ha chiesto di trattenermi e mi ha convinto a rimanere".

Infine su Italiano: "Ci trasmette sempre qualcosa: la sua voglia di strafare, di dimostrare il suo valore. Lo vedrete spesso arrabbiato perché quando vede qualcosa che non va se la prende con tutti. Ne esistono pochi come lui".

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