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Presente questo pomeriggio a Le Murate a Firenze per la presentazione di un libro, l'ex capitano e dirigente della Fiorentina Giancarlo Antognoni ha avuto modo di parlare di alcuni giocatori viola. 

Cosa mi aspetto dalla nazionale di Gattuso? Ci aspettiamo di vedere la determinazione e la voglia di riprendersi dall'ultima partita giocata contro la Norvegia, che è stata molto negativa. Mi auguro una ripresa di questa nazionale che innanzitutto ha bisogno di un risultato positivo e di qualche gol in più. Secondo me sarà una nazionale diversa dall'ultima, forse più motivata: anche i giocatori si stanno rendendo conto che l'Italia non può permettersi di saltare il terzo mondiale di fila”.

“Kean è molto sereno, ecco di cosa avrà bisogno in campo”

Qualche parola anche su Moise Kean: “In questo momento è molto tranquillo, soprattutto dopo aver firmato il nuovo contratto con la Fiorentina. Sotto l'aspetto extracalcistico il ragazzo è sereno, in campo avrà grande bisogno dell'aiuto degli esterni ma sono convinto che con i giocatori che ci sono in nazionale potrà fare bene. L'Italia presa singolarmente è forte, sono solo convinto che non si siano espressi come tutti ci aspettavamo”.

“La Nazionale Under 21 è un cantiere, ma Baldini è una vera e propria garanzia”

Un pensiero anche sull'Under 21: “E' una nazionale quasi totalmente nuova: solo 5/6 elementi erano presenti nella squadra precedente, avranno l'importante ruolo di fare da chioccia ai nuovi arrivati. E' la prima esperienza anche per il nuovo allenatore e tutto il suo staff, ma è chiaro che Baldini rappresenti una vera e propria garanzia: in 40 anni da allenatore, dove è andato ha sempre fatto bene. oltre al valore dei giocatori, che sono tra i migliori giovani in circolazione, sia importante anche chi va in panchina. CI auguriamo di inIziare bene, il mister non può fare i miracoli ma ha già messo i puntini sulle i sottolineando cosa dovranno fare i suoi ragazzi”.

“Comuzzo ha fatto bene a rinunciare all'Arabia, non come altri..”

Ha concluso parlando di Pietro Comuzzo: “Ha avuto la possibilità di andare in Arabia ma credo che abbia fato bene a rinunciare: è appurato che è ancora troppo giovane per andare a giocare in un campionato del genere. Quello arabo sarà sicuramente bello e oneroso, ma lui fa bene a continuare nel campionato italiano: è una pista che potrà seguire, ove si ripresentasse, più in la con l'età. Purtroppo ci sono ¾ giocatori italiani che sono andati via dalla Serie A e questo dispiace molto: Retegui, Leoni e Ruggeri, tutti giocatori che restano importanti per la nazionale italiana”.


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