E' indubbio il fatto che la Fiorentina abbia cambiato passo nell'ultimo mese. Sicuramente le condizioni di forma della squadra e di alcuni giocatori chiave in particolare sono molto migliorate nel frattempo. Ma più di tutto ha inciso un'opera di risistemazione della squadra messa in atto da Italiano.

Il principale cambiamento c'è stato a centrocampo dove il tecnico ha deciso di aggiungere più qualità (ovviamente in relazione con gli elementi che ha a disposizione). Un'accoppiata Amrabat-Duncan, vista diverse volte in altri frangenti, non è proponibile, specialmente se sei chiamato a fare gioco. Al limite questa accoppiata la puoi vedere nelle fasi finali di un match, quando c'è da contenere e distruggere. E allora ecco dentro a turno due tra Bonaventura (divenuto quasi indispensabile), Barak, Mandragora e ora anche a Castrovilli, assieme al nazionale marocchino. In questo modo Amrabat può fare semplicemente l'Amrabat, senza compiti da regista o pseudo tale, che non è in grado di fare anche perché tende spesso a rallentare eccessivamente la manovra della squadra.

Se a questo punto aggiungiamo un Dodô più dinamico, intraprendente e brillante rispetto a quello visto nella prima parte della stagione, ma anche un Terzic che fino all'infortunio aveva dimostrato di avere gamba e piede (sinistro), ci accorgiamo che sono moltiplicate le occasioni in cui gli attaccanti gigliati sono stati messi in condizione di colpire. Ne hanno beneficiato in primis le due punte centrali Cabral e Jovic che, e non è un caso, hanno smesso di ritrovarsi spesso spalle alle porta per essere invece serviti faccia alla porta.

Continuerà questo momento? La risposta spetta al campo, diciamo però che le basi per poter fare un buon finale di stagione sono state messe.

Italiano: "Facciamo grandi letture, rifiniamo, è quello che ci mancava. Cabral ha trovato le scarpe giuste e quanto è cresciuto Mandragora"
Molto soddisfatto Vincenzo Italiano, che a Dazn ha commentato la vittoria della Fiorentina a Cremona: "Continuo a esalt...


 

 

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