Il famoso sito inglese HITC ha realizzato un documentario intitolato: “Perchè gli stadi italiani sono così pessimi?” prendendo in esame anche sulla situazione dell’Artemio Franchi di Firenze, casa della Fiorentina.


Di seguito il commento di Hitc Sevens, uno dei principali canali del sito inglese: “Mentre gli stadi di Liga, Premier League e Bundesliga sono di un certo livello, quelli di Serie A appaiono come L’Artemio Franchi, la casa della Fiorentina, capacità oltre i 43.000 spettatori. La squadra di Firenze vanta due campionati di Serie A e 6 Coppe Italia. Progettato da Pierluigi Nervi, stesso architetto della Sala delle Udienze Pontificie al Vaticano, è stato inaugurato nel 1931 ed è uno dei più recenti in Serie A”.


L'analisi parte prendendo in esame il dato relativo agli spettatori: “Gli stadi italiani sono tra i più vuoti e di gran lunga meno redditizi tra le principali 5 leghe europee. Nella prima stagione di Premier League, esattamente 30 anni fa, la media degli spettatori 21.130. In Serie A, nella stessa stagione, la media era di 57.373, quasi il triplo di quanto accadeva nel Regno Unito. Nel giro di un decennio dalla sua nascita, la Premier League ha già superato la Serie A in termini di presenze, con gli spettatori della Premier League che sono aumentati costantemente fino a una media di 35 464 memo di presenze della Serie A che sono crollati a soli 25 472. Al giorno d'oggi l'affluenza media in serie a è di 28945 spettatori, in aumento rispetto ai 23101 di 10 anni fa, ma ancora in forte calo rispetto a quella di un tempo, mentre la Premier League ha una media di oltre 40.000 spettatori, nonostante gli stadi piccoli di Brentford e Bournemonth, per così dire, facciano scendere la media. Questo è problematico per le squadre di serie A sia dal punto di vista ottico che finanziario: l'aspetto degli stadi di serie A con orde di posti vuoti al di fuori delle partite più importanti e di una manciata di club con un aspetto terribile in televisione rende il campionato un prodotto molto più difficile da vendere rispetto ai rivali d'oltreoceano."

Arrivano grandi critiche anche sull'effettivo utilizzo degli impianti da parte delle società sportive: "Dal punto di vista finanziario, non solo meno tifosi equivalgono direttamente a meno entrate. Lo stato degli stadi italiani e delle loro strutture di proprietà fa sì che i tifosi che ancora assistono alle partite siano molto meno lucrativi e redditizi dei tifosi che vanno a vedere le partite in Inghilterra, Germania o Spagna. I fatti sono che la perdita di introiti dovuta a una cattiva immagine si traduce anche in contratti di trasmissione meno redditizi e si potrebbe affermare che il buio del calcio italiano, l'umidità degli stadi inospitali e in molti casi in rovina, è la causa principale del declino del calcio italiano negli ultimi due o tre decenni, quindi perché non costruiscono nuovi stadi?"

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