Coppe. Il campionato ci ha detto che questa Fiorentina è praticamente fuori dai giochi. Niente da fare nemmeno a Roma, contro una squadra certamente non inarrestabile. Ci pensa Dodô a risolverla, prima di Dybala. Ancora una volta un errore grave, per un acquisto che fino ad oggi steccato. Come quello di Ikone, come quello di Jovic, per fare qualche nome di giocatori che contro i giallorossi hanno deluso ancora. La Roma, invece, davanti ha una qualità diversa. E la differenza sta tutta lì. Sarà dura anche nelle coppe, ma almeno lì c’è qualche possibilità in più.

Intanto dal mercato arriverà poco o nulla, oppure per qualcuno il colpo invernale sarà trattenere Amrabat e Gonzalez. Parole di Barone, alle quali crediamo. Non si muoveranno da Firenze, in questo mercato, nonostante i corteggiamenti di queste settimane. Una cosa apparentemente scontata, ma che evidentemente non lo era.

Questa Fiorentina intanto prosegue nel solito trend. Vince quasi sempre con le più deboli, perde praticamente sempre con le più forti. E infatti è al nono posto, dove deve stare. Al massimo arriverà ottava, superando l’Udinese. La verità è che un po’ tutti gli acquisti degli ultimi due mercati sono stati peggiorativi, rispetto a chi se ne è andato. Vlahovic, Torreira, Odriozola, erano altra roba. E questa Fiorentina che in 18 partite ha segnato sei gol con i giocatori offensivi che ha, ci racconta di una stagione al momento deludente. Con pochi alti e con tanti bassi. Con poca logica e con scelte difficilmente comprensibili. Da quando Chiesa venne sostituito con Callejon, diciamo che non ricordiamo ‘cambi’ migliorativi.

E’ stato, in questo senso, sbagliato davvero tanto. Ammetterlo sarebbe già un bel vantaggio per ripartire con uno sprint e con una pianificazione tecnica diversa. Puntando tutto su Italiano, chi meglio di lui per una panchina come quella viola?

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