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Mandragora Fiorentina
Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

In questo calciomercato estivo, la Fiorentina si trova a dover giostrare anche una bega interna che, forse, non aveva pensato di dover fronteggiare. Stiamo parlando del rinnovo di contratto di Rolando Mandragora, in scadenza a giugno del 2026, ma che potrebbe essere allungato in automatico di un anno, al raggiungimento di un certo numero di presenze nella prossima stagione.

Mandragora e la Fiorentina ancora distanti sulle cifre per il rinnovo di contratto

Ovvio che la società gigliata non voglia appellarsi a questa clausola di rinnovo automatico, ma risolvere prima ed in maniera definitiva la cosa. La Fiorentina offre a Mandragora pressappoco la stessa cifra che il centrocampista ex Toro guadagna oggi: 1,6 milioni di euro puliti all’anno. I procuratori del calciatore ne chiedono almeno due netti.

Il ragazzo che negli anni è stato anche oggetto di critiche eccessive ed immotivate ha però dimostrato di essere un calciatore veramente forte solo negli ultimi mesi della sua terza stagione consecutiva con la maglia viola. Forse non abbastanza per un ingaggio come chiedono i suoi procuratori?

Ecco perché la Fiorentina non può permettersi di rinnovare a quelle cifre

Quello che sappiamo noi è che il nuovo fair play finanziario obbliga le società calcistiche a dedicare alle spese, ingaggi dei calciatori in primis, massimo il 70% dei ricavi, plusvalenze comprese. Ecco che, quindi, dare 2 milioni netti all’anno a Mandragora (circa il doppio lordi) sarebbe un aggravio di spesa importante, considerando che tanti altri calciatori della stessa compagine gigliata, nel medesimo ruolo o in altri, potrebbero a quel punto richiedere, a ragion veduta, lo stesso aumento.

Eh sì, perché di giocatori più forti di Mandragora la Fiorentina ne ha diversi in rosa e crediamo che anche lui lo sappia.

Per questo Rolando, ci appelliamo al tuo buon senso ed al tuo amore per la maglia che hai sempre dimostrato in campo, per far ragionare i tuoi procuratori e avvicinarti ad un accordo con la società viola, magari anche a metà strada. I dirigenti gigliati, intanto, lavorano sullo sfoltimento degli esuberi, per avere risorse fresche maggiori da destinare a loro a volta anche a venire incontro al giocatore.


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