Stadio Franchi, la polemica sul subappalto. L'amministrazione comunale: "Istituto legittimo. Il Comune continua a operare nella trasparenza e nella legalità"

Ancora polemiche intorno ai lavori di ristrutturazione e ammodernamento dello stadio Artemio Franchi. La notizia del subappalto di una relativo alle strutture metalliche dello stadio, non è stata digerita dal consi consigliere della Lista civica Eike Schmidt, Massimo Sabatini.
La precisazione
A stretto giro di posta è arrivata però la precisazione dell'amministrazione comunale, secondo la quale l'istituto del subappalto “è previsto e regolato dal Codice degli appalti pubblici, dalla lex specialis di gara e dal contratto di appalto sottoscritto con il Raggruppamento Temporaneo d’Impresa (RTI) affidatario. È invece vietato il cosiddetto subappalto a cascata, come chiarito fin dall’avvio della procedura, e come chiaramente specificato dal contratto di appalto”.
“Uno strumento legittimo”
E ancora: “L’RTI aggiudicatario, da sempre costituito dalle due ditte Cobar s.p.a. e SAC s.p.a., possedeva e possiede tutti i requisiti richiesti per la partecipazione alla gara. Il subappalto in favore della ditta Cimolai, non solo non va a modificare in alcun modo la composizione del RTI affidatario, ma rappresenta uno strumento del tutto legittimo per il compimento delle lavorazioni oggetto dell’appalto. Pertanto, il ricorso al subappalto per le opere metalliche non è né una decisione improvvisa né un ripiego: era stato pianificato e condiviso sin dalle prime fasi esecutive. L’autorizzazione rilasciata conclude un percorso di verifiche tecniche e amministrative svolto con la Direzione lavori e il coordinatore della sicurezza”.
“Il Comune di Firenze opera nella trasparenza”
Infine "Nel frattempo, la subappaltatrice individuata dall’impresa affidataria sin dall’avvio dei lavori, ha già sviluppato il progetto costruttivo e realizzato presso i propri stabilimenti la maggior parte degli elementi metallici, che saranno successivamente trasportati a Firenze per il relativo montaggio. Ciò non comporta un azzeramento dei tempi contrattuali: al contrario, la scelta consente di garantire la massima qualità delle lavorazioni affidandole a un operatore altamente specializzato come Cimolai, leader internazionale del settore. Il Comune di Firenze continua a operare nella trasparenza e nella legalità e respinge qualsiasi ricostruzione non aderente alla realtà tecnica e giuridica dell’intervento. L’obiettivo resta uno solo: consegnare alla città un’opera di qualità, rispettando le procedure e l’interesse pubblico”.



